venezia e la pirateria



« Il mar Adriatico ospitò numerosi gruppi di persone dedite alla pirateria. Le attività da questi svolte erano essenzialmente riconducibili alla depredazione delle imbarcazioni mercantili che transitavano in prossimità dei loro insediamenti e a rapide incursioni a terra, a caccia di merci da predare o uomini da rendere schiavi per il riscatto. Questa attività è documentata a partire dai primi decenni del I secolo d. C. ed è continuata con le stesse modalità almeno sino alla metà del XVII secolo. Nel caso della pirateria dalmata, molti fattori hanno fatto convergere la scelta delle diverse popolazioni abitanti le coste verso la pirateria. Un fattore particolarmente importante era la posizione strategica del loro insediamento, da sempre passaggio obbligato di ricche rotte mercantili che hanno collegato il Levante prima bizantino e poi ottomano a vasti territori del continente europeo. La presenza di traffici è sempre stata, infatti, la principale attrazione di popolazioni dedite alla pirateria » Pappalardo Salvatore

Pirata Barbanera



« Nell’immaginario comune Barbanera è uno dei pirati più crudeli mai esistiti, ma la sua figura ha subito notevoli storpiature che ne hanno compromesso la percezione della realtà storica.

Fu un leader freddo, risoluto e calcolatore, ma non uccideva né torturava i prigionieri, che al contrario trattava con grande umanità i suoi subalterni. Eppure, agli inizi del Settecento, chiunque avvistasse la sua bandiera sapeva che Barbanera era sinonimo di morte.

All’infuori della sua carriera da fuorilegge, alcuni storici hanno supposto che il suo vero nome fosse Edward Drummond. Secondo una delle ipotesi più accreditate, nacque intorno al 1680 a Bristol, una città portuale dell’Inghilterra che, nel corso del XVII secolo, era diventata uno dei principali collegamenti marittimi con le colonie britanniche in America. Si presume che giunse nel Nuovo Mondo negli ultimi anni del Seicento a bordo di un mercantile e fu marinaio su una delle tante navi corsare che presero parte alla cosiddetta Guerra della regina Anna, che dal 1702 e al 1713 coinvolse gli imperi coloniali di Spagna, Francia e Gran Bretagna » Ianuale Nicola

La festa delle marie



« La leggenda vuole che nel 943, sotto il doge Pietro Candiano, tutti i matrimoni si celebravano in un solo giorno dell'anno. Le spose partivano in corteo acqueo dall'Arsenale lungo il rio detto appunto "delle Vergini" per raggiungere i promessi mariti.

Quell'anno i pirati triestini o narentani assalirono il corteo e rapirono le spose con tutti i corredi e le doti. Dimostrando un'impazienza decisamente per loro infausta, i razziatori non fuggirono a ripararsi nello sciame di isole dalmate e vennero raggiunti dalla spedizione che i veneziani avevano approntato già poche ore dopo il ratto. I pirati furono tutti trucidati sul posto, e le spose riportate alla cerimonia.

Per ricordo della fulminea vittoria fu imposto tributo a dodici famiglie patrizie di provvedere ogni anno alla dote di dodici fanciulle veneziane povere scelte fra le più belle, simbolicamente battezzate come "le Marie" » Giorgi Sebastiano